Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
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Michela V.
Sharly
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Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Salve ragazze, sto scrivendo una tesi sulla nostra fantastica danza.
Sono arrivata ad un punto in cui parlando della storia della danza orientale femminile e maschile devo ora trattare l'identità di genere.
Per quanto riguarda la donna sono ampiamente informata, ho invece delle grosse lacune sull'uomo.
Conosco la storia dei kocek e vorrei scavare ancora più a fondo.
Come viene visto nei paesi arabi un uomo che danza?
Alcune persone mi hanno detto che li i bambini/bambine sono subito inseriti nel mondo della danza dalle famiglie,
in quanto ogni evento viene festeggiato con danze e quindi il bambino e l'uomo partecipa senza essere giudicato meno virile.
E' vero?
Per caso qualcuna di voi conosce un libro, un sito da consigliarmi o magari ha parlato con qualche maestro di questo argomento?? O semplicemente ha delle informazioni che potrebbero essermi utili??
Esistono insegnanti di danza orientale maschi italiani?
Grazie mille in anticipo
Sono arrivata ad un punto in cui parlando della storia della danza orientale femminile e maschile devo ora trattare l'identità di genere.
Per quanto riguarda la donna sono ampiamente informata, ho invece delle grosse lacune sull'uomo.
Conosco la storia dei kocek e vorrei scavare ancora più a fondo.
Come viene visto nei paesi arabi un uomo che danza?
Alcune persone mi hanno detto che li i bambini/bambine sono subito inseriti nel mondo della danza dalle famiglie,
in quanto ogni evento viene festeggiato con danze e quindi il bambino e l'uomo partecipa senza essere giudicato meno virile.
E' vero?
Per caso qualcuna di voi conosce un libro, un sito da consigliarmi o magari ha parlato con qualche maestro di questo argomento?? O semplicemente ha delle informazioni che potrebbero essermi utili??
Esistono insegnanti di danza orientale maschi italiani?
Grazie mille in anticipo
Sharly- Danzatrice
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Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
https://danzaorientale.forumattivo.com/t3379-danza-orientale-maschile-by-kephaa
C'è questo topic, magari ti può essere utile!
Se sì, unisco gli argomenti, grazie!
C'è questo topic, magari ti può essere utile!
Se sì, unisco gli argomenti, grazie!
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Il nostro maestro ci raccontava che nei primi anni '50 in Egitto il governo finanziava l'insegnamento delle attività artistiche per i bambini, danza compresa (credo intendesse danza classica, ma sempre di danza si parla). E' così che lui ha imparato a ballare...
Ovviamente è solo un aneddoto che lui ci ha raccontato, ma potresti cercare qualche notizia in giro...
Ovviamente è solo un aneddoto che lui ci ha raccontato, ma potresti cercare qualche notizia in giro...
Shaki- Sultana
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Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
perchè non chiami qualche danzatore e non lo intervisti per la tesi? di solito lo fanno
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Sì, qualche danzatore straniero credo lo faccia volentieri: potresti contattare Wael, impegni suoi permettendo.
Danzatori orientali italiani? Non me ne vengono in mente.
Danzatori orientali italiani? Non me ne vengono in mente.
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Grazie ragazze, ho qualche piccola informazione in più... Se vi dovesse venire in mente qualche altra cosa sono lieta di leggere
Sinceramente non ho mai pensato ad intervistare un maestro è una bella idea Grazie...vediamo se riesco a fare un'intervista
Sinceramente non ho mai pensato ad intervistare un maestro è una bella idea Grazie...vediamo se riesco a fare un'intervista
Sharly- Danzatrice
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Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Direi che la domanda non dovrebbe essere - come sono visti gli uomini che ballano, ma viceversa - come sono viste le donne che ballano.
Solitamente nei paesi arabi troviamo il patriarcato. Gli uomini gestiscono la vita pubblica al di fuori della casa. Se vai in giro nel paese si vedono maggiormente uomini in giro per le strade, uomini che fanno i venditori nei negozi o nel suq, uomini che sono seduti nei caffè a bersi il loro shai, mentre le donne si occupano delle faccende di casa, dei figli, della spesa e al massimo sono al mercato a vendere i prodotti del loro orto.
Bisogna sempre tenersi in mente, che quella danza che noi oggi conosciamo - uguale se parliamo di raqs sharqi oppure delle varie danza folkloristiche - che sono versioni da palco! Non è la danza tradizionale come la balla il popolo alle loro feste - moulid, ai matrimoni o a casa loro per divertimento.
In Egitto per esempio le uniche donne a ballare in pubblico erano e sono le danzatrici professioniste. Una donna "normale" non può ballare in pubblico se non vuole essere vista come poca di buono - come tra l'altro sono viste di norma le danzatrici professioniste. Anzi - sarà proprio la loro famiglia, il loro padre o loro marito a vietare alle donne di ballare. Poi dipende in quale regione ci troviamo e quanto la famiglia sia tradizionale o meno - le donne non balleranno neanche durane le feste private davanti agli uomini, ma solamente tra loro donne.
La maggior parte delle danze che noi conosciamo e vediamo ora sul palco, derivano da danze maschili. La danza con il bastone - assaya o comunemente chiamata anche saidi - è una danza rigorosamente maschile. Sia il tahtib - il gioco/combattimento tra due uomini - tipico della regione del Said nell'Alto Egitto - che una danza a suon di mizmar, tabla baladi e rababa usando anche un bastone - chiamiamola assaya - sono danze maschili. Oggi giorno anche noi donne balliamo dei pezzi musicali in stile saidi con o senza bastone - l'abbiamo presa in "prestito" dagli uomini.
Nel Said è la cosa più normale al mondo che un uomo balla - anzi - NON si vedono donne in giro che ballano - guai!!
Le donne ballano a casa loro in assenza di uomini. E la danza delle donne saidi non ha niente a che fare con un saidi "femminile" che vediamo su un palco scenico e tanto meno una donna saidi ballerà con un bastone!
In effetti - se si guardano le coreografie di Mahmoud Reda, al 99 % delle volte, solamente gli uomini usano il bastone nel saidi, le donne non lo usano mai oppure per un minuscolo lasso di tempo - proprio perché in realtà le donne non né fanno uso.
E così vale per la maggior parte delle danza egiziane. Se sono danze, dove anche le donne ballano, solitamente sono separate dalle danze degli uomini - mentre tornando alle danza da palco scenico - troviamo sia uomini che donne che ballano o da soli o insieme - ma appunto è danza in teatro e non la realtà.
Mahmoud Reda, come saprai, era il primo a portare la danza folk in teatro sul palco scenico. Ha fatto delle ricerche sul campo - ovvero ha girato tutto l'Egitto munito di videocamera e registratore e ha filmato e registrato le varie danza, ha imparato i passi, ha studiato il modo di vivere delle persone, i contesti nei quali venivano fatte le danze ecc.
Poi ha fatto una fusione tra stili e passi di danza moderni anche occidentali con i passi tipici tradizionali delle varie regioni e delle varie tribù egiziane, facendo in modo che la danza potesse venire proposta al pubblico egiziano.
La danza doveva essere sobria ed "ingenua" - Reda non fa diventare la danza sexy, come lo è spesso e volentieri il raqs sharqi, ed è anche per questo motivo che il suo lavoro è stato tanto ammirato sia dal popolo che dal governo.
Un lavoro simile ha fatto il governo stesso fondendo la Khawmiya Troupe, che poi era il primo gruppo di danza statale (la Reda Troupe non era statale, siccome Reda si era rifiutato a sottomettersi alla volontà del governo, ma voleva creare la danza e le coreografie secondo le sue idee). La Khawmiya (dalla quale è uscito anche Wael Mansour) ha avuto coreografi e istruttori dalla Russia e il loro stile si mescola sempre con la danza folk egiziana "autentica" e con la danza classica - balletto stile russo.
E se guardi i singoli ballerini di danza orientale che conosciamo oggi, si riconoscono esattamente da quale scuola derivano - da Reda o da Khawmiya....
Wael Mansour per esempio è Khawmiya
Mohamed El Hosseny oppure Ahmed Fekry oppure Mohamed Shahin sono allievi di Reda
Solitamente nei paesi arabi troviamo il patriarcato. Gli uomini gestiscono la vita pubblica al di fuori della casa. Se vai in giro nel paese si vedono maggiormente uomini in giro per le strade, uomini che fanno i venditori nei negozi o nel suq, uomini che sono seduti nei caffè a bersi il loro shai, mentre le donne si occupano delle faccende di casa, dei figli, della spesa e al massimo sono al mercato a vendere i prodotti del loro orto.
Bisogna sempre tenersi in mente, che quella danza che noi oggi conosciamo - uguale se parliamo di raqs sharqi oppure delle varie danza folkloristiche - che sono versioni da palco! Non è la danza tradizionale come la balla il popolo alle loro feste - moulid, ai matrimoni o a casa loro per divertimento.
In Egitto per esempio le uniche donne a ballare in pubblico erano e sono le danzatrici professioniste. Una donna "normale" non può ballare in pubblico se non vuole essere vista come poca di buono - come tra l'altro sono viste di norma le danzatrici professioniste. Anzi - sarà proprio la loro famiglia, il loro padre o loro marito a vietare alle donne di ballare. Poi dipende in quale regione ci troviamo e quanto la famiglia sia tradizionale o meno - le donne non balleranno neanche durane le feste private davanti agli uomini, ma solamente tra loro donne.
La maggior parte delle danze che noi conosciamo e vediamo ora sul palco, derivano da danze maschili. La danza con il bastone - assaya o comunemente chiamata anche saidi - è una danza rigorosamente maschile. Sia il tahtib - il gioco/combattimento tra due uomini - tipico della regione del Said nell'Alto Egitto - che una danza a suon di mizmar, tabla baladi e rababa usando anche un bastone - chiamiamola assaya - sono danze maschili. Oggi giorno anche noi donne balliamo dei pezzi musicali in stile saidi con o senza bastone - l'abbiamo presa in "prestito" dagli uomini.
Nel Said è la cosa più normale al mondo che un uomo balla - anzi - NON si vedono donne in giro che ballano - guai!!
Le donne ballano a casa loro in assenza di uomini. E la danza delle donne saidi non ha niente a che fare con un saidi "femminile" che vediamo su un palco scenico e tanto meno una donna saidi ballerà con un bastone!
In effetti - se si guardano le coreografie di Mahmoud Reda, al 99 % delle volte, solamente gli uomini usano il bastone nel saidi, le donne non lo usano mai oppure per un minuscolo lasso di tempo - proprio perché in realtà le donne non né fanno uso.
E così vale per la maggior parte delle danza egiziane. Se sono danze, dove anche le donne ballano, solitamente sono separate dalle danze degli uomini - mentre tornando alle danza da palco scenico - troviamo sia uomini che donne che ballano o da soli o insieme - ma appunto è danza in teatro e non la realtà.
Mahmoud Reda, come saprai, era il primo a portare la danza folk in teatro sul palco scenico. Ha fatto delle ricerche sul campo - ovvero ha girato tutto l'Egitto munito di videocamera e registratore e ha filmato e registrato le varie danza, ha imparato i passi, ha studiato il modo di vivere delle persone, i contesti nei quali venivano fatte le danze ecc.
Poi ha fatto una fusione tra stili e passi di danza moderni anche occidentali con i passi tipici tradizionali delle varie regioni e delle varie tribù egiziane, facendo in modo che la danza potesse venire proposta al pubblico egiziano.
La danza doveva essere sobria ed "ingenua" - Reda non fa diventare la danza sexy, come lo è spesso e volentieri il raqs sharqi, ed è anche per questo motivo che il suo lavoro è stato tanto ammirato sia dal popolo che dal governo.
Un lavoro simile ha fatto il governo stesso fondendo la Khawmiya Troupe, che poi era il primo gruppo di danza statale (la Reda Troupe non era statale, siccome Reda si era rifiutato a sottomettersi alla volontà del governo, ma voleva creare la danza e le coreografie secondo le sue idee). La Khawmiya (dalla quale è uscito anche Wael Mansour) ha avuto coreografi e istruttori dalla Russia e il loro stile si mescola sempre con la danza folk egiziana "autentica" e con la danza classica - balletto stile russo.
E se guardi i singoli ballerini di danza orientale che conosciamo oggi, si riconoscono esattamente da quale scuola derivano - da Reda o da Khawmiya....
Wael Mansour per esempio è Khawmiya
Mohamed El Hosseny oppure Ahmed Fekry oppure Mohamed Shahin sono allievi di Reda
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
se chiedi l'amcizia su Fb a Daniel Sandu (è fra i miei amici) credo che ti risponderà, parla un poco di italiano e ti può testimoniare della danza maschile in area zingara, magari come appendice della tesi può essere interessante. è persona competente e disponibile
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
...Direi che la domanda non dovrebbe essere - come sono visti gli uomini che ballano, ma viceversa - come sono viste le donne che ballano...
Grazie ugualmente Wasimah per aver scritto sulla situazione femminile... io chiedevo informazioni sull'uomo proprio perchè sulla donna ho già parecchie informazioni...
Grazie Alba cerco Daniel Sandu su fb ... spero di trovarlo.
Grazie ugualmente Wasimah per aver scritto sulla situazione femminile... io chiedevo informazioni sull'uomo proprio perchè sulla donna ho già parecchie informazioni...
Grazie Alba cerco Daniel Sandu su fb ... spero di trovarlo.
Sharly- Danzatrice
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Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Sharly ha scritto:...Direi che la domanda non dovrebbe essere - come sono visti gli uomini che ballano, ma viceversa - come sono viste le donne che ballano...
Grazie ugualmente Wasimah per aver scritto sulla situazione femminile... io chiedevo informazioni sull'uomo proprio perchè sulla donna ho già parecchie informazioni...
Grazie Alba cerco Daniel Sandu su fb ... spero di trovarlo.
Infatti e ne avevamo anche parlato qui sul forum!
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
mah... a me pare di NON aver scritto sulla situazione femminile. ho cercato di spiegare che in fondo non bisogna inizare a pensare che la danza sia "femminile", ma la danza è MASCHILE. Sono proprio gli uomini che quelli che ballano e NON le donne - parlando sempre dell'Egitto nel mio caso.
In Egitto o comunque nei paesi arabi in generale, non è una stranezza vedere uomini che ballano - anzi.
La danza è "il maschio"
Parlando della danza femminile - nel maggiore dei casi - bisogna partire e fare riferimenti alla danza maschile, perchè essa è la radice del tutto. Oltre questo, riferendosi a un contesto etnologico, a mio avviso sarebbe opportuno cercarsi un paese specifico a cui riferirsi, perché ogni paese è diverso, ha una cultura e una storia differente.
Non si può parlare della danza "in generale" - neanche per quanto riguarda la danza orientale femminile. già lì ci sono degli abissi tra le varie danze del mondo arabo, la danza orientale egiziana, la danza orientale americana, europea, russa, bellydance, fusion ecc.
In Egitto o comunque nei paesi arabi in generale, non è una stranezza vedere uomini che ballano - anzi.
La danza è "il maschio"
Parlando della danza femminile - nel maggiore dei casi - bisogna partire e fare riferimenti alla danza maschile, perchè essa è la radice del tutto. Oltre questo, riferendosi a un contesto etnologico, a mio avviso sarebbe opportuno cercarsi un paese specifico a cui riferirsi, perché ogni paese è diverso, ha una cultura e una storia differente.
Non si può parlare della danza "in generale" - neanche per quanto riguarda la danza orientale femminile. già lì ci sono degli abissi tra le varie danze del mondo arabo, la danza orientale egiziana, la danza orientale americana, europea, russa, bellydance, fusion ecc.
Ultima modifica di Wasimah il Dom 03 Mar 2013, 21:48 - modificato 1 volta.
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Bella Simone nell'avatar nuovo!!!!
Avevamo discusso della situazione danzatrici a proposito del documentario sulle danzatrici del Cairo.
Ma..dici che anche l'origine...la danza e la sorellanza....abbiamo dunque copiato tutto dal maschile?
Avevamo discusso della situazione danzatrici a proposito del documentario sulle danzatrici del Cairo.
Ma..dici che anche l'origine...la danza e la sorellanza....abbiamo dunque copiato tutto dal maschile?
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
grazie cara :-)
Già non siamo sicure che sta storia con Iside o i vari culti matriarchali o quelli che siano, siano vere. C'è chi lo sostiene come c'è chi dice il contrario.
Già nel regno ottomano c'erano gli uomini che ballavano, vestite da donne, perché alle donne era proibito ballare in pubblico. Addirittura, sotto il dominio di Mohamed Ali, questi danzatori sono venuti dalla Turchia per intrattenere i soldati francesi al Cairo, visto che Mohamed Ali ha esiliato tutti gli artisti, danzatrici inclusi, dalla città - con la scusa che la danza era peccato e non era conciliabile con la religione.
La cosa più importante da ricordare, anche da un punto di vista etnologico è, che una donna "ballerina" era SEMPRE una danzatrice/un artista professionista.
Parlando della danza maschile o chiedendosi se i maschi ballano - torniamo non a un discorso professionale, ma si parte da un discorso di cultura "casalinga" - si parla di tradizione.
E perciò anche riferendosi alla danza femminile, si srotola tutto il discorso da punto a capo...... (sempre parlando della danza e cultura egiziana!)
La donna NON balla in pubblico. Una donna per bene quando esce di casa si copre o comunque dovrà attenersi a certi codici di comportamento. Se balla in pubblico, è una danzatrici professionista, una prostituta e/o tutte e due.
Le uniche danzatrici professioniste erano le ghawazee e le hawanem. Le ghawazee hanno tuttora mantenuto il loro stile di danza unico, che non ha mai fatto ingresso nel raqs sharqi. Hawanem hanno ballato in uno stile molto "povero", semplice e genuino.
Mentre - tornando al discorso "maschile" - gli uomini hanno sempre ballato. Come avevo già spiegato - loro fanno parte della vita pubblica e la gestiscono. E già lì abbiamo il fattore di esclusione che una donna "per bene" non potrà mai ballare fuori - visto che ci sono solamente uomini in giro e una donna per bene non si mostra davanti a un uomo e tanto meno farebbe certi movimenti di fronte a un uomo che non sia suo marito.
Guardando l'evoluzione della danza orientale - troviamo, come sappiamo, da quando Hollywood ha invaso il Cairo, da quando Badia Masabni ha aperto il suo casinò al Cairo, da quando c'è la Reda e la Khawmiya Troupe - una varietà di influenze nella danza hawanem che l'ha arricchita sia di elementi di danza classica e con Reda and company - di elementi folk.
E quì torniamo alla danza maschile - la maggior parte delle danze egiziane - sono danze maschili!
Perció gli elementi/passi/movimenti che noi conosciamo ed inseriamo nella nostra danza, sono maschili.
Mi riferisco di nuovo al saidi, perché è forse quello più conosciuto ormai - se vogliamo così - il saidi femminile - NON esiste. Nella cultura egiziana non c'é una danza saidi femminile - è un "invenzione" se così vogliamo dire - delle danzatrici del Cairo - di Fifi Abdou in primis che ha osato a mettere la galabiya in stile maschile con il cappellino in testa - proprio come nel mio avatar - e a usare il bastone nella danza femminile.
Ma in realtà - a tutt'oggi - la danza della regione del said è meramente maschile - nessuna donna ballerebbe mai con un bastone in mano e tanto meno ballerebbe fuori casa. le donne stanno tra loro e se ballano, ballano a casa o nelle feste quando sono tra sole donne e/o bambini.
Già non siamo sicure che sta storia con Iside o i vari culti matriarchali o quelli che siano, siano vere. C'è chi lo sostiene come c'è chi dice il contrario.
Già nel regno ottomano c'erano gli uomini che ballavano, vestite da donne, perché alle donne era proibito ballare in pubblico. Addirittura, sotto il dominio di Mohamed Ali, questi danzatori sono venuti dalla Turchia per intrattenere i soldati francesi al Cairo, visto che Mohamed Ali ha esiliato tutti gli artisti, danzatrici inclusi, dalla città - con la scusa che la danza era peccato e non era conciliabile con la religione.
La cosa più importante da ricordare, anche da un punto di vista etnologico è, che una donna "ballerina" era SEMPRE una danzatrice/un artista professionista.
Parlando della danza maschile o chiedendosi se i maschi ballano - torniamo non a un discorso professionale, ma si parte da un discorso di cultura "casalinga" - si parla di tradizione.
E perciò anche riferendosi alla danza femminile, si srotola tutto il discorso da punto a capo...... (sempre parlando della danza e cultura egiziana!)
La donna NON balla in pubblico. Una donna per bene quando esce di casa si copre o comunque dovrà attenersi a certi codici di comportamento. Se balla in pubblico, è una danzatrici professionista, una prostituta e/o tutte e due.
Le uniche danzatrici professioniste erano le ghawazee e le hawanem. Le ghawazee hanno tuttora mantenuto il loro stile di danza unico, che non ha mai fatto ingresso nel raqs sharqi. Hawanem hanno ballato in uno stile molto "povero", semplice e genuino.
Mentre - tornando al discorso "maschile" - gli uomini hanno sempre ballato. Come avevo già spiegato - loro fanno parte della vita pubblica e la gestiscono. E già lì abbiamo il fattore di esclusione che una donna "per bene" non potrà mai ballare fuori - visto che ci sono solamente uomini in giro e una donna per bene non si mostra davanti a un uomo e tanto meno farebbe certi movimenti di fronte a un uomo che non sia suo marito.
Guardando l'evoluzione della danza orientale - troviamo, come sappiamo, da quando Hollywood ha invaso il Cairo, da quando Badia Masabni ha aperto il suo casinò al Cairo, da quando c'è la Reda e la Khawmiya Troupe - una varietà di influenze nella danza hawanem che l'ha arricchita sia di elementi di danza classica e con Reda and company - di elementi folk.
E quì torniamo alla danza maschile - la maggior parte delle danze egiziane - sono danze maschili!
Perció gli elementi/passi/movimenti che noi conosciamo ed inseriamo nella nostra danza, sono maschili.
Mi riferisco di nuovo al saidi, perché è forse quello più conosciuto ormai - se vogliamo così - il saidi femminile - NON esiste. Nella cultura egiziana non c'é una danza saidi femminile - è un "invenzione" se così vogliamo dire - delle danzatrici del Cairo - di Fifi Abdou in primis che ha osato a mettere la galabiya in stile maschile con il cappellino in testa - proprio come nel mio avatar - e a usare il bastone nella danza femminile.
Ma in realtà - a tutt'oggi - la danza della regione del said è meramente maschile - nessuna donna ballerebbe mai con un bastone in mano e tanto meno ballerebbe fuori casa. le donne stanno tra loro e se ballano, ballano a casa o nelle feste quando sono tra sole donne e/o bambini.
Ultima modifica di Wasimah il Dom 03 Mar 2013, 22:38 - modificato 1 volta.
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
O per esempio la danza nubiana. Siccome anni or sono, quando il popolo nubiano ancora abitava nel suo "habitat" usuale e non fu ancora costruita la diga di Aswan e il lago di Naser - hanno fatto tantissimo commercio con i mercanti dell'Arabia Saudita.
E anche lì - non sono le donne che ballano in pubblico - ma i maschi sauditi - e furono anche loro che andarono in viaggio - non le loro donne.
così, facendo affari e feste insieme - i nubiani hanno assimilato dei movimenti della danza saudita - khaleegy - nella loro danza - ovviamente movimenti maschili!!
E anche lì - non sono le donne che ballano in pubblico - ma i maschi sauditi - e furono anche loro che andarono in viaggio - non le loro donne.
così, facendo affari e feste insieme - i nubiani hanno assimilato dei movimenti della danza saudita - khaleegy - nella loro danza - ovviamente movimenti maschili!!
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
o prendiamo lo shaabi egiziano - danza di strada - street dance.
se fai uno shaabi come si deve - è grezzo, rude - per niente elegante - perché è una danza fatta in strada, durante le feste o i matrimoni - ballato da maschi!
ormai - oggigiorno, si vede ognitanto qualche ragazze che si intrufola - ma non è la norma!
se fai uno shaabi come si deve - è grezzo, rude - per niente elegante - perché è una danza fatta in strada, durante le feste o i matrimoni - ballato da maschi!
ormai - oggigiorno, si vede ognitanto qualche ragazze che si intrufola - ma non è la norma!
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
beja - bedouini che vivono nel deserto orientale sud dell'Egitto
la danza inizial dalle 6 minuti in poi
la danza inizial dalle 6 minuti in poi
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Credo tu abbia dato un contributo molto interessante, Simone!
Molte di queste preziose informazioni non sono conosciute o vengono tralasciate da alcune danzatrici/insegnanti che si avvicinano alle varie contaminazioni.
Molte di queste preziose informazioni non sono conosciute o vengono tralasciate da alcune danzatrici/insegnanti che si avvicinano alle varie contaminazioni.
Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Simone, grazie davvero per tutte le informazioni che ci hai regalato!
E' interessantissimo!
E' interessantissimo!
Shaki- Sultana
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Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Wasimah Grazie per le informazioni che continui a fornirci sono interessantissime... mi stai dando un grande aiuto per la mia tesi.
Comunque non sto analizzando un paese in particolare perchè il mio è un discorso più complicato, qui ho ridotto il tutto ad una domanda perchè avevo bisogno di informazioni maschili... Io desideravo dimostrare che la danza non ha sesso e che ci sono delle grandi differenze tra l'approccio alla danza per l'uomo da noi e l'approccio alla danza per l'uomo in oriente (In sintesi).
Comunque non sto analizzando un paese in particolare perchè il mio è un discorso più complicato, qui ho ridotto il tutto ad una domanda perchè avevo bisogno di informazioni maschili... Io desideravo dimostrare che la danza non ha sesso e che ci sono delle grandi differenze tra l'approccio alla danza per l'uomo da noi e l'approccio alla danza per l'uomo in oriente (In sintesi).
Sharly- Danzatrice
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Re: Danza Orientale maschile (x Tesi laurea)
Condivido con voi questa intervista che ho trovato su internet:
Intervista a Kassim Bayatly (prima parte)
http://www.amnesiavivace.it/sommario/rivista/brani/pezzo.asp?id=208
Prima di iniziare a parlare della sua vita e del suo lavoro, vorrei farle una domanda "tecnica": posso definire la danza del ventre "araba", o sarebbe meglio dire "mediorientale"? Mi chiedo e le chiedo ad esempio se la danza del ventre sia praticata in Iran o presso i Curdi e poi se sia praticata indifferentemente da sunniti e sciiti. Potrebbe chiarirmi un po' le idee in proposito?
La danza del ventre non può essere considerata la danza araba, perché pur essendo una delle danze praticate nella società araba, la sua origine va ricercata altrove. Infatti essa non ha alcun rapporto con sciiti e sunniti, né con l'Islam o con le caratteristiche della cultura arabo-islamica. Nonostante questo, secondo me, è presente da secoli nella società arabo-islamica: vi è stata introdotta dalle donne erudite che vivevano nel palazzo, nella corte degli Abbasìdi. A quel tempo la cultura arabo-islamica era molto aperta e si è potuta sviluppare proprio grazie alla sua transculturalità. La nostra cultura, le nostre conoscenze sulla scienza, sulla filosofia, sulla letteratura, sono nate grazie a questa transculturalità: elementi della cultura greca antica, ebraica, persiana e indiana hanno contribuito alla formazione della cultura arabo-islamica. Questo rapporto con la cultura antica e l'interazione di diversi elementi provenienti da altre culture, ha premesso di vedere ciò che poteva essere adottato nel grembo della cultura arabo-islamica e ha dato frutto a questa civiltà. Anche la danza del ventre è frutto di questa transculturalità. (1) Sulla sua origine non ci sono notizie certe, ma probabilmente è legata ai culti degli antichi Sumeri, praticati ancora nel 1100 d.C. da alcuni gruppi all'interno della società araba. In questo periodo la danza del ventre si praticava solo nel contesto molto limitato e circoscritto del culto della dea dell'amore e della fertilità. Quando è stata adottata dalle donne erudite ed introdotta nei palazzi, veniva eseguita perlopiù per ravvivare le serate letterarie e artistiche dell'aristocrazia, oltre che per il suo valore culturale. Quando, poi, la dinastia Abbasìde è decaduta e il potere politico e culturale è passato nelle mani di sensali, commercianti, proprietari terrieri e militari, questa danza è stata praticata nelle taverne come divertimento e ha perso il suo valore culturale ed artistico. Da allora si è continuato a praticarla nelle taverne e nei luoghi di divertimento. Però, al tempo stesso, essa è rimasta legata alla storia della cultura arabo-islamica. Poiché il carattere transculturale dell'aristocrazia è sempre stato considerato un valore nella società arabo-islamica, tutt'oggi la danza del ventre è rimasta in alcuni ambiti non marginali della società, come retaggio della cultura dell'aristocrazia antica: è praticata durante i matrimoni tradizionali, le circoncisioni e le feste familiari.
La danza del ventre, quindi, si è sviluppata in due ambiti diversi: da una parte è praticata nelle taverne per dilettare i clienti-spettatori ed è eseguito da professioniste, soprattutto donne. Solo nell''800 era praticato anche dagli uomini, in Turchia. Di questo ci sono testimonianze a Istambul: erano seicento i danzatori che praticavano la danza del ventre nei locali notturni e nei caffè e, soprattutto questi ultimi, erano molto diffusi ed erano luogo d'incontri artistici di diversi tipi, anche di forme teatrali: il cerchio all'interno del quale si esibivano gli imitatori, i musicisti ecc. si chiamava "orte". L'altro ambito in cui si è sviluppata la danza del ventre è quello della famiglia. Naturalmente, nel mondo arabo, quando si parla di "famiglia" si intende un gruppo di cinquanta, settanta persone che, durante le feste, costituiscono una piccola comunità di spettatori che intervengono immediatamente nella danza. In questi contesti la danza del ventre ha altre caratteristiche e finalità: innanzitutto è un evento della comunità, non esibizionismo e, in quanto tale, è eseguita da donne, uomini e bambini. Poi, è caratterizzata da un atteggiamento scherzoso verso sessualità e il rapporto uomo-donna, ironizzato attraverso l'inversione dei ruoli. In questo modo svolge anche un ruolo educativo.
Questi sono elementi che differenziano la danza del ventre nel contesto sociale della famiglia, da quella eseguita da professioniste.
Alla cultura specificamente araba appartengono, invece, diversi tipi di danze folcloristiche. Una di queste è il "dabke", (2) una danza legata al nazionalismo arabo (anche le origini di questa danza, però, ritengo vadano ricercate nella tradizione sumerica). Ci sono, poi, alcune danze in Egitto, come ad esempio il "baladi" che è praticata dai contadini (la "baladi" è ormai oggi molto in voga anche in Occidente) ed ha dei movimenti molto simili a quelli della danza del ventre, ma meno articolati. Danze folcloristiche, danze tradizionali, danza del ventre, appartengono tutte alla cultura araba, ma non esiste una danza araba pura, che sia paragonabile alla danza classica occidentale o a quella indiana. Quest'ultima, ad esempio, anticamente era una danza legata al rito. Poi, intorno al '500-'600 è degradata e fino al tardo '800, la danza indiana che noi oggi conosciamo, era mal considerata: era eseguita per il divertimento del maraja e, solo da cento anni a questa parte, è stata rivalutata, dopo gli studi sull'antichità, sui templi, grazie ai quali sono stati recuperati i suoi elementi autentici. E, in effetti, oggi è una danza molto sofisticata ed articolata. Per questo possiamo parlare di "danza indiana", ma non di "danza araba": perché solo sulla prima sono stati fatti degli studi attendibili. (3)
Intervista a Kassim Bayatly (prima parte)
http://www.amnesiavivace.it/sommario/rivista/brani/pezzo.asp?id=208
Prima di iniziare a parlare della sua vita e del suo lavoro, vorrei farle una domanda "tecnica": posso definire la danza del ventre "araba", o sarebbe meglio dire "mediorientale"? Mi chiedo e le chiedo ad esempio se la danza del ventre sia praticata in Iran o presso i Curdi e poi se sia praticata indifferentemente da sunniti e sciiti. Potrebbe chiarirmi un po' le idee in proposito?
La danza del ventre non può essere considerata la danza araba, perché pur essendo una delle danze praticate nella società araba, la sua origine va ricercata altrove. Infatti essa non ha alcun rapporto con sciiti e sunniti, né con l'Islam o con le caratteristiche della cultura arabo-islamica. Nonostante questo, secondo me, è presente da secoli nella società arabo-islamica: vi è stata introdotta dalle donne erudite che vivevano nel palazzo, nella corte degli Abbasìdi. A quel tempo la cultura arabo-islamica era molto aperta e si è potuta sviluppare proprio grazie alla sua transculturalità. La nostra cultura, le nostre conoscenze sulla scienza, sulla filosofia, sulla letteratura, sono nate grazie a questa transculturalità: elementi della cultura greca antica, ebraica, persiana e indiana hanno contribuito alla formazione della cultura arabo-islamica. Questo rapporto con la cultura antica e l'interazione di diversi elementi provenienti da altre culture, ha premesso di vedere ciò che poteva essere adottato nel grembo della cultura arabo-islamica e ha dato frutto a questa civiltà. Anche la danza del ventre è frutto di questa transculturalità. (1) Sulla sua origine non ci sono notizie certe, ma probabilmente è legata ai culti degli antichi Sumeri, praticati ancora nel 1100 d.C. da alcuni gruppi all'interno della società araba. In questo periodo la danza del ventre si praticava solo nel contesto molto limitato e circoscritto del culto della dea dell'amore e della fertilità. Quando è stata adottata dalle donne erudite ed introdotta nei palazzi, veniva eseguita perlopiù per ravvivare le serate letterarie e artistiche dell'aristocrazia, oltre che per il suo valore culturale. Quando, poi, la dinastia Abbasìde è decaduta e il potere politico e culturale è passato nelle mani di sensali, commercianti, proprietari terrieri e militari, questa danza è stata praticata nelle taverne come divertimento e ha perso il suo valore culturale ed artistico. Da allora si è continuato a praticarla nelle taverne e nei luoghi di divertimento. Però, al tempo stesso, essa è rimasta legata alla storia della cultura arabo-islamica. Poiché il carattere transculturale dell'aristocrazia è sempre stato considerato un valore nella società arabo-islamica, tutt'oggi la danza del ventre è rimasta in alcuni ambiti non marginali della società, come retaggio della cultura dell'aristocrazia antica: è praticata durante i matrimoni tradizionali, le circoncisioni e le feste familiari.
La danza del ventre, quindi, si è sviluppata in due ambiti diversi: da una parte è praticata nelle taverne per dilettare i clienti-spettatori ed è eseguito da professioniste, soprattutto donne. Solo nell''800 era praticato anche dagli uomini, in Turchia. Di questo ci sono testimonianze a Istambul: erano seicento i danzatori che praticavano la danza del ventre nei locali notturni e nei caffè e, soprattutto questi ultimi, erano molto diffusi ed erano luogo d'incontri artistici di diversi tipi, anche di forme teatrali: il cerchio all'interno del quale si esibivano gli imitatori, i musicisti ecc. si chiamava "orte". L'altro ambito in cui si è sviluppata la danza del ventre è quello della famiglia. Naturalmente, nel mondo arabo, quando si parla di "famiglia" si intende un gruppo di cinquanta, settanta persone che, durante le feste, costituiscono una piccola comunità di spettatori che intervengono immediatamente nella danza. In questi contesti la danza del ventre ha altre caratteristiche e finalità: innanzitutto è un evento della comunità, non esibizionismo e, in quanto tale, è eseguita da donne, uomini e bambini. Poi, è caratterizzata da un atteggiamento scherzoso verso sessualità e il rapporto uomo-donna, ironizzato attraverso l'inversione dei ruoli. In questo modo svolge anche un ruolo educativo.
Questi sono elementi che differenziano la danza del ventre nel contesto sociale della famiglia, da quella eseguita da professioniste.
Alla cultura specificamente araba appartengono, invece, diversi tipi di danze folcloristiche. Una di queste è il "dabke", (2) una danza legata al nazionalismo arabo (anche le origini di questa danza, però, ritengo vadano ricercate nella tradizione sumerica). Ci sono, poi, alcune danze in Egitto, come ad esempio il "baladi" che è praticata dai contadini (la "baladi" è ormai oggi molto in voga anche in Occidente) ed ha dei movimenti molto simili a quelli della danza del ventre, ma meno articolati. Danze folcloristiche, danze tradizionali, danza del ventre, appartengono tutte alla cultura araba, ma non esiste una danza araba pura, che sia paragonabile alla danza classica occidentale o a quella indiana. Quest'ultima, ad esempio, anticamente era una danza legata al rito. Poi, intorno al '500-'600 è degradata e fino al tardo '800, la danza indiana che noi oggi conosciamo, era mal considerata: era eseguita per il divertimento del maraja e, solo da cento anni a questa parte, è stata rivalutata, dopo gli studi sull'antichità, sui templi, grazie ai quali sono stati recuperati i suoi elementi autentici. E, in effetti, oggi è una danza molto sofisticata ed articolata. Per questo possiamo parlare di "danza indiana", ma non di "danza araba": perché solo sulla prima sono stati fatti degli studi attendibili. (3)
Sharly- Danzatrice
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