il corpo svelato-kassim bayalty
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il corpo svelato-kassim bayalty
postato da yasmina
siccome sono malata in questi giorni (ebbene sì.... anche d'estate mi è capitato di ammalarmi ) sto sfruttando il tempo leggendo un sacco di libri.... sulla danza
l'ultimo che ho iniziato è Il corpo svelato di Kassim Bayalty, letti 4 capitoli e ne sono entusiasta, è il genere di libro che piace a me, pieno di ricostruzioni storiche a partire dalle prime testimonianze della danza nei paesi arabi in epoca islamica e pre-islamica.... scorrevolissimo, documentatissimo .... bello bello bello!
Postato da Sabrina
è in italiano?
postato da yasmina
sì, casa editrice ananke
però comprato su internet .... in libreria non so se si trova
Postato da Lally
Io l'ho trovato in biblioteca...cercavo un libro che mi introducesse alla danza del ventre. E' un libro molto interessante, inizia con dei cenni storici della danza del ventre..poi spiega i diversi tipi di danza del ventre (nel senso, danza del ventre come esibizione, o durante le feste praticata da tutti...)...e il resto devo ancora leggerlo ...
L'unica pecca, è che avrei voluto vedere più foto (anche se comunque ce ne sono) e a colori. Però mi sembra proprio un buon libro, scritto da uno che se ne intende
siccome sono malata in questi giorni (ebbene sì.... anche d'estate mi è capitato di ammalarmi ) sto sfruttando il tempo leggendo un sacco di libri.... sulla danza
l'ultimo che ho iniziato è Il corpo svelato di Kassim Bayalty, letti 4 capitoli e ne sono entusiasta, è il genere di libro che piace a me, pieno di ricostruzioni storiche a partire dalle prime testimonianze della danza nei paesi arabi in epoca islamica e pre-islamica.... scorrevolissimo, documentatissimo .... bello bello bello!
Postato da Sabrina
è in italiano?
postato da yasmina
sì, casa editrice ananke
però comprato su internet .... in libreria non so se si trova
Postato da Lally
Io l'ho trovato in biblioteca...cercavo un libro che mi introducesse alla danza del ventre. E' un libro molto interessante, inizia con dei cenni storici della danza del ventre..poi spiega i diversi tipi di danza del ventre (nel senso, danza del ventre come esibizione, o durante le feste praticata da tutti...)...e il resto devo ancora leggerlo ...
L'unica pecca, è che avrei voluto vedere più foto (anche se comunque ce ne sono) e a colori. Però mi sembra proprio un buon libro, scritto da uno che se ne intende
Filiz- Dea Egizia
- Numero di messaggi : 932
Età : 39
Località : Monza
Data d'iscrizione : 28.12.07
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
E' curioso che la "danza del ventre" per secoli, e tutt'oggi, sia esitita in modo sorprendente nei paesi musulmani, pur non appartendendo alla cultura islamica, e rimanendo circoscritta in una realtà socio-culturale marginale. Perchè? Dove possiamo rintracciare la sua eventuale origine e quali sono le sue caratteristiche? [...]
Nella nostra analisi prenderemo in considerazione il nome stesso: "danza del ventre". Il ventre come luogo della procreazione, come sorgente di vita, collegato alla figura della donna madre, simboli della fecondità e delle fertilità. La nostra attenzione, dunque, sarà concentrata sul corpo della donna ( visto che solo la donna attualmente pratica professionalmente questo tipo di danza) e sulla figura dell Grande Madre nell'antica civiltà Mesopotamica. [...]
E' indubbio che il mito della Grande Dea Madre Mesopotamica esercitò notevole influenza su alcune culture antiche: quella degli Indiani, dei Greci, dei Romani e degli Arabi antichi. In che cosa consisteva il mito della Dea Madre e come si svolgeva la manifestazione culturale dedicata ad Essa?
Se prendiamo in considerazione l'affermazione di Samuel Kramar in merito alla teogonia sumerica, troviamo la Dea Madre, della fertilità , già nella seconda metà del terzo millennio con il nome di Ishtar, Dea dell'amore e della guerra.
In sostanza, la sua funzione, come possiamo dedurre dal mito, è quella di discendere nel mondo degli inferi (cioè il mondo dei morti)- attraverso il passaggio delle sette porte che simboleggiano i sette mondi terrestri, spogliandosi, via via, dei monili e delle vesti e oltrepassando le porte - riprendendo la sua sostanza peculiare di dea, rientrando poi nell'ordine divino per rigenerare la vita. Ripercorrendo il tragitto a ritroso, la Dea ridona agli esseri, uomini e animali, l'amore e la fertilità.
"E' probabile che in quei giorni di gioia e di strepitante voglia di vivere, lo sposalizio sacro venisse celebrato innumerevoli volte in maniera vicaria come festa dell'ebbrezza dei sensi, come libera unione dei sessi, per la quale, accanto alle schiave prostitute, erano a disposizione , nel tempio stesso, numerose ierodule di Inanna (Ishtar) che la prostituzione rituale rendeva vere sorelle della loro dea assetata d'amore.
Il mito si trasformò in culto, e nel culto si celebrò regolarmene la ripetizione del mito. La festa annuale, celebrata appunto per tale motivo, vedeva il concorso dell'intera popolazione". [...]
All'epoca remota dell'antica cultura araba pre-islamica, "le donne godevano di vasti poteri e di una importante posizione sociale, al punto che il governo era affidato a regine, che conservano propri privilegi, sovrani anche dopo il matrimonio.
Anche in campo religioso, l'elemento femminile aveva un ruolo primario, e particolarmente venerata era Alorsamanni, la Ishtar araba, il cui simbolo era l'astro del mattino di Venere. Tutto ciò potrebbe essere prova della presenza della Dea Madre presso la cultura degli antichi arabi, ma non possediamo una conoscenza cronologica precisa nè sappiamo in che modo si sia verificata questa sua influenza. Sappiamo solo, con certezza, che gli antichi arabi adoravano dee femminili, e che, con l'arrivo dell'Islam, si è distrutto tutto ciò che apparteneva alla cultura pagana. Eppure gli arabi, fatti musulmani, non hanno mai dimenticato le antiche poesie e gli anedotti che tramandano la memoria dei loro antenati.
Con l'espansione dell'Islam, nell'ottavo secolo d.C., le conquiste diffusero la cultura e la lingua araba ben oltre i confini della penisola arabica, dal Marocco fino ai margini dell'altopiano Iranico. Le culture locali pre-islamiche subirono un sensibile arresto e una stasi da cui solo lentamente alcune si ripresero. [...]
Ed è in questa realtà di contatto e mescolanza di diverse culture locali di questo periodo che, a nostro parere , va ricercata la probabile origine dell'attuale "danza del ventre": cioè negli elementi formalizzati del concetto della Dea Madre, dea dell'amore, che, fuori dal suo contesto culturale, ha subìto una significativa trasfromazione. Tuttavia, in merito alla presenza del culto della Dea Madre nella società islamica , trapelano informazioni vaghe ed incerte. [...]
A nostro avviso, l'attuale "danza" è una forma ibrida che nasce da un connubio scaturito dalle tracce formalizzate dell'idea remota della figura femminile, derivata dalla dea dell'amore e della fertilità, con la musica arabo islamica sviluppatasi nei palazzi opulenti del periodo degli Abbasìdi, e di cui le donne, anche erudite, si dilettavano; la musica araba ha sottolineato le caratteristiche peculiari dei movimenti corporali dell'antica figura e della danza stessa: la struttura della musica, una fra le arti più importanti della cultura arabo islamica, ha esercitato, perciò, una decisiva influenza sulla tipologia dei movimenti melodici e ritmici dell'attuale "danza del ventre", aspetto del quale tratteremo più avanti. [...]
(Brano tratto dal Testo: "Il corpo Svelato - La danza nella società arabo islamica" di Kassim Bayatly)
Nella nostra analisi prenderemo in considerazione il nome stesso: "danza del ventre". Il ventre come luogo della procreazione, come sorgente di vita, collegato alla figura della donna madre, simboli della fecondità e delle fertilità. La nostra attenzione, dunque, sarà concentrata sul corpo della donna ( visto che solo la donna attualmente pratica professionalmente questo tipo di danza) e sulla figura dell Grande Madre nell'antica civiltà Mesopotamica. [...]
E' indubbio che il mito della Grande Dea Madre Mesopotamica esercitò notevole influenza su alcune culture antiche: quella degli Indiani, dei Greci, dei Romani e degli Arabi antichi. In che cosa consisteva il mito della Dea Madre e come si svolgeva la manifestazione culturale dedicata ad Essa?
Se prendiamo in considerazione l'affermazione di Samuel Kramar in merito alla teogonia sumerica, troviamo la Dea Madre, della fertilità , già nella seconda metà del terzo millennio con il nome di Ishtar, Dea dell'amore e della guerra.
In sostanza, la sua funzione, come possiamo dedurre dal mito, è quella di discendere nel mondo degli inferi (cioè il mondo dei morti)- attraverso il passaggio delle sette porte che simboleggiano i sette mondi terrestri, spogliandosi, via via, dei monili e delle vesti e oltrepassando le porte - riprendendo la sua sostanza peculiare di dea, rientrando poi nell'ordine divino per rigenerare la vita. Ripercorrendo il tragitto a ritroso, la Dea ridona agli esseri, uomini e animali, l'amore e la fertilità.
"E' probabile che in quei giorni di gioia e di strepitante voglia di vivere, lo sposalizio sacro venisse celebrato innumerevoli volte in maniera vicaria come festa dell'ebbrezza dei sensi, come libera unione dei sessi, per la quale, accanto alle schiave prostitute, erano a disposizione , nel tempio stesso, numerose ierodule di Inanna (Ishtar) che la prostituzione rituale rendeva vere sorelle della loro dea assetata d'amore.
Il mito si trasformò in culto, e nel culto si celebrò regolarmene la ripetizione del mito. La festa annuale, celebrata appunto per tale motivo, vedeva il concorso dell'intera popolazione". [...]
All'epoca remota dell'antica cultura araba pre-islamica, "le donne godevano di vasti poteri e di una importante posizione sociale, al punto che il governo era affidato a regine, che conservano propri privilegi, sovrani anche dopo il matrimonio.
Anche in campo religioso, l'elemento femminile aveva un ruolo primario, e particolarmente venerata era Alorsamanni, la Ishtar araba, il cui simbolo era l'astro del mattino di Venere. Tutto ciò potrebbe essere prova della presenza della Dea Madre presso la cultura degli antichi arabi, ma non possediamo una conoscenza cronologica precisa nè sappiamo in che modo si sia verificata questa sua influenza. Sappiamo solo, con certezza, che gli antichi arabi adoravano dee femminili, e che, con l'arrivo dell'Islam, si è distrutto tutto ciò che apparteneva alla cultura pagana. Eppure gli arabi, fatti musulmani, non hanno mai dimenticato le antiche poesie e gli anedotti che tramandano la memoria dei loro antenati.
Con l'espansione dell'Islam, nell'ottavo secolo d.C., le conquiste diffusero la cultura e la lingua araba ben oltre i confini della penisola arabica, dal Marocco fino ai margini dell'altopiano Iranico. Le culture locali pre-islamiche subirono un sensibile arresto e una stasi da cui solo lentamente alcune si ripresero. [...]
Ed è in questa realtà di contatto e mescolanza di diverse culture locali di questo periodo che, a nostro parere , va ricercata la probabile origine dell'attuale "danza del ventre": cioè negli elementi formalizzati del concetto della Dea Madre, dea dell'amore, che, fuori dal suo contesto culturale, ha subìto una significativa trasfromazione. Tuttavia, in merito alla presenza del culto della Dea Madre nella società islamica , trapelano informazioni vaghe ed incerte. [...]
A nostro avviso, l'attuale "danza" è una forma ibrida che nasce da un connubio scaturito dalle tracce formalizzate dell'idea remota della figura femminile, derivata dalla dea dell'amore e della fertilità, con la musica arabo islamica sviluppatasi nei palazzi opulenti del periodo degli Abbasìdi, e di cui le donne, anche erudite, si dilettavano; la musica araba ha sottolineato le caratteristiche peculiari dei movimenti corporali dell'antica figura e della danza stessa: la struttura della musica, una fra le arti più importanti della cultura arabo islamica, ha esercitato, perciò, una decisiva influenza sulla tipologia dei movimenti melodici e ritmici dell'attuale "danza del ventre", aspetto del quale tratteremo più avanti. [...]
(Brano tratto dal Testo: "Il corpo Svelato - La danza nella società arabo islamica" di Kassim Bayatly)
melusina- Moderator
- Numero di messaggi : 4115
Località : milano
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
io l'ho ordinato, appena finisco il libro di maria strova lo azzanno!
melusina- Moderator
- Numero di messaggi : 4115
Località : milano
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Pure questo ce l'ho, non aggiungo altro ai vs commenti che quoto in pieno. Non deve mancare nella libreria di un'odalisca
macula- Sultana
- Numero di messaggi : 3419
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Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Lo sto cercando ... su "il giardino dei libri" ancora non risulta disponibile :(
Ospite- Ospite
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Annalisa, se sei in area Milano l'ho visto domenica alla feltrinelli in Duomo.
macula- Sultana
- Numero di messaggi : 3419
Età : 50
Località : Abruzzese a Milano
Data d'iscrizione : 04.02.08
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
altrimenti puoi comprarlo sul sito della feltrinelli, io l'ho preso lì www.lafeltrinelli.it. per altre info puoi consultare la sezione recensione siti per acquisto libri https://danzaorientale.forumattivo.com/libri-f12/recensioni-siti-per-acquisto-libri-t181.htm
melusina- Moderator
- Numero di messaggi : 4115
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Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Grazie ragazze! corro a vedere i link che mi segnalate.
Ospite- Ospite
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
letto!bello e completo
melusina- Moderator
- Numero di messaggi : 4115
Località : milano
Data d'iscrizione : 27.12.07
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Di lui mi piace molto anche la tesi, basata su documentazione storica, della Danza Araba
che nasce come danza "meticcia" (lui la definisce ibrida) sulla via di Damasco, soprattutto a Cairo e a Baghdad. Riesco ad immaginare quei luoghi del 6° secolo dopo Cristo: strade affollate da artisti di ogni genere e cultura, poeti - studiosi - musicisti. Intorno ai ricchi Palazzi la danza si era arricchita di tutte queste influenze e le danzatrici erano donne colte che pure cantavano, suonavano strumenti, scrivevano e recitavano poesie...
che nasce come danza "meticcia" (lui la definisce ibrida) sulla via di Damasco, soprattutto a Cairo e a Baghdad. Riesco ad immaginare quei luoghi del 6° secolo dopo Cristo: strade affollate da artisti di ogni genere e cultura, poeti - studiosi - musicisti. Intorno ai ricchi Palazzi la danza si era arricchita di tutte queste influenze e le danzatrici erano donne colte che pure cantavano, suonavano strumenti, scrivevano e recitavano poesie...
Ospite- Ospite
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Non credo ai miei occhi MA IN COPERTINA C'è GAIA!!!! E chi poteva essere la meravigliosa danzatrice in quella posa difficilissima se non lei?
VICARDAN80- Luna d'Oriente
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Re: il corpo svelato-kassim bayalty
VICARDAN80 ha scritto:Non credo ai miei occhi MA IN COPERTINA C'è GAIA!!!! E chi poteva essere la meravigliosa danzatrice in quella posa difficilissima se non lei?
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Di Gaia ce ne sono solo 3 mi pare, quella in copertina e le due con il volto coperto intorno alle pagine 77 e 78 o giu di li.
Peccato
Peccato
VICARDAN80- Luna d'Oriente
- Numero di messaggi : 2347
Età : 44
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Data d'iscrizione : 24.09.08
Re: il corpo svelato-kassim bayalty
Ok, adesso non vedo l'ora di andare a leggerlo!! :cyclops:
Maysun- Visitatore
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