L'harem e l'Occidente-fatema mernissi

L'HO LETTO E MI PIACE!



Contenuto:
Descrivimi il tuo harem, e ti dirò chi sei... Ovunque vivano, gli uomini fantasticano sull'harem: ciascuno possiede nella fantasia un harem personale, grazie al quale può dar corpo ai desideri più segreti.
Stimolati dalle proprie fantasie erotiche, molti artisti occidentali - da Ingres e Delacroix a Picasso e Matisse - hanno dipinto harem, in modo perfino ossessivo. E altrettanto hanno fatto gli orientali: dalla Persia alla Turchia fino all'India dei Moghul, gli artisti musulmani hanno rielaborato i loro sogni amorosi in magnifiche miniature.
Tanto gli artisti orientali quanto gli occidentali hanno popolato di donne i loro harem dipinti, ma se vi soffermate a contemplarli, vi troverete di fronte a un enigma: mentre gli occidentali hanno raffigurato le bellezze da harem come creature innocue e statiche, gli orientali le hanno mostrate come donne battagliere, spesso colte nell'atto di cavalcare focosi destrieri o di cacciare tigri e leoni, pericolosamente mobili e perturbanti...
Che cosa, dunque, si cela dietro le diverse rappresentazioni di queste bellezze effimere, creature del sogno maschile? Che cosa ci raccontano sui misteriosi nessi che legano il sesso e la paura, due fra le più importanti esperienze della vita?
Fatema Mernissi si è proposta di risolvere l'enigma, ma la sua curiosità le ha fruttato, più che delle risposte, nuove domande: forse che gli occidentali hanno saputo tessere fra il sesso e la paura un intreccio più armonioso di quanto non abbiano fatto i musulmani? L'uomo occidentale, dispiegando la propria potenza tecnologica, ha forse fatto progressi nel dominio delle sue paure, nell'amore verso la donna che condivide il suo letto?
Se cercate un libro che sappia districare con umorismo e intelligenza i nodi complicati del confronto fra maschile e femminile, e che vi stimoli a sorridere affrontando i reciproci pregiudizi fra Oriente e Occidente, questo è il libro che fa per voi...

Anch'io l'ho letto e mi è piaciuto tanto e mi ha fatto capire quanti pregiudizi abbiamo noi occidentali nei confronti di altre culture.

Della stessa autrice consiglio anche LA TERRAZZA PROIBITA , biografia che racconta l'infanzia all'interno della famiglia marocchina..

Lo acquisterò presto......mi sembra davvero interessante.....Grazie Marilù....

Grazie della segnalazione... devo dire che mi sto appassionando ai libri che raccontano con un po' di leggerezza la vita di altre culture, inutile dirlo soprattutto quelli relativi alle regioni dove si è sviluppata la nostra magnifica danza!

l'ho letto circa 2 anni fa tornata da un viaggio a istanbul,in tempi non sospetti quando non sapevo quasi niente di danza del ventre...ho un bellissimo ricordo,come avete detto è ironico ma anche documentato e riflessivo...
però appena ho tempo lo rileggo con + attenzione!

io prima di fare altri acquisti aspetto con pazienza l'ordine feltrinelli...si stanno facendo una brutta pubblicità sul forum gnegne :P (domani glielo dico magari si mettono paura)

appena comprato, non ho ancora capito se è un libro serio una fuffa..

è un gran libro. lei è seria e documentata, leggilo con fiducia!!!

ah bene!pensavo fosse un'altra del filone "il medio oriente va tanto di moda ci scrivo un libro per le babbacchione occidentali"hihi

lo inizio stasera

no lei è nipote di un'odalisca nell'harem ci ha vissuto, se non ricordo male, da piccina con la madre.
alla fine c'è una bella discussione di come noi donne occidentali siamo vittime dello spazio in un modo opposto ma ugualmente limitante rispetto alle donne arabe, che purtroppo non è campato per aria...

già la prima pagina..

"sono stata intervistata da più di cento giornalisti occidentali, e in quelle occasioni ho potuto notare che la maggioranza degli uomini pronunciava la parola "harem" con un sorriso (..) come si può sorridere evocando un sinonimo di prigione?"

melusina ha scritto:appena comprato, non ho ancora capito se è un libro serio una fuffa..

lo sto rileggendo per la trecentesima volta! E' bellissimooooo!!!!

ho letto un po' stanotte e mi piace!ma lo sapete che odalisca vuol dire schiava in turco??

melusina ha scritto:ho letto un po' stanotte e mi piace!ma lo sapete che odalisca vuol dire schiava in turco??

ESATTO, è per questo che io nn amo usare questo termine per definirci... solo che in pochissini ne sanno il significato quindi nn si può farne una colpa..

Bel libro, da leggere sicuramente! Apre gli occhi su molti aspetti. Mi è piaciuto notare il contrasto tra le rappresentazioni: noi occidentali immaginiamo le donne orientali in atteggiamenti passivi mentre l'oriente le dipinge come molto attive e per certi versi quasi """"dominatrici"""" della scena.. Interessante.

si sto leggendo proprio la parte in cui parla di sherazade, dell'attrattiva erotica dell'intelligenza nel mondo arabo.interessante, si.

Invece a me il termine odalisca piace visto che io sono schiava... di questa mia grande passione che è la danza e lo applico scherzosamente a me stessa ed alle mie amiche e compagne di danza e bevute in allegria (odalische alcooliche)

macula ha scritto:Invece a me il termine odalisca piace visto che io sono schiava... di questa mia grande passione che è la danza e lo applico scherzosamente a me stessa ed alle mie amiche e compagne di danza e bevute in allegria (odalische alcooliche)

hihi :P anch'io anch'io sono schiava!

secondo me apre delle prospettive interessanti, è molto bello quando parla del problema della magrezza a fine libro, e di come in Occidente la donna non è libera (a partire dagli abiti) cmq di avere un corpo secondo natura, a causa delle mode etc... e che noi vediamo solo il velo come condizionamento. non lo trovo sbagliato come ragionamento...purtroppo.

resta il fatto che in occidente per la legge noi siamo uguali agli uomini, mentre spesso nei paesi arabi non è così.ed è una bella differenza.il velo non lo vedo solo come condizionamenteo ma non posso accettare che una donna in pieno agosto sotto il sole cocente debba indossare cappotto lungo ai piedi, calze pesanti e foulard (questo è quello che ho visto spesso in turchia, e le turiste degli emirati erano coperte da capo a piedi con solo una fessura per gli occhi).

Alba ha scritto:secondo me apre delle prospettive interessanti, è molto bello quando parla del problema della magrezza a fine libro, e di come in Occidente la donna non è libera (a partire dagli abiti) cmq di avere un corpo secondo natura, a causa delle mode etc... e che noi vediamo solo il velo come condizionamento. non lo trovo sbagliato come ragionamento...purtroppo.

SI!! mi ha fatto pensare questo passaggio!

macula ha scritto:Invece a me il termine odalisca piace visto che io sono schiava... di questa mia grande passione che è la danza e lo applico scherzosamente a me stessa ed alle mie amiche e compagne di danza e bevute in allegria (odalische alcooliche)

Ma questa è un'altra cosa e ben venga! In questo senso sono ODALISCA D.O.C pure io ;-)
In quanto all'alcool... nn lo reggo per niente, dopo 1/2 bicchiere sono già che blatero stupidaggini, meglio che evito, sisi!!

Hai ragione, Giorgia, il problema è che la nostra presunta parità in certi casi è una presa in giro:
1) perchè devo essere pagata il 30% di un uomo che fa il mio stesso lavoro? (si chiama ceiling glass in gergo, cioè tetto trasparente che non lo vedi ma non lo puoi sfondare) - accade a molte donne manager
2) perchè una casalinga non viene riconosciuta per il mazzo che si fa?
3) perchè in occasione di un ricevimento le donne si strizzano in abiti improbabili e scarpe incredibili?
4) perchè in tv devo vedere tette e culi e invece Baudo e compagnia bella sono sempre in doppiopetto?
sto sbagliando in tanti casi, però... io un uomo che se la mena più di tanto per il suo aspetto fisico non l'ho mai visto, per una donna è una croce. credo sia giusto, ma solo fino ad un certo punto.

ah soprattutto sul 4 punto sono d'accordissimo, mi da un fastidio pazzesco.e anche le altre cose che dici sono giustissime, infatti per me la cosidetta parità non è stata pienamente raggiunta, ma almeno legalmente siamo tutelate.il fatto che in occidente siamo costrette in certi stereotipi non mi fa pensare che in oriente vada meglio, sarebbe come cercare una via di fuga che per me non esiste.

infatti non credo proprio al "mito del buon selvaggio", in Oriente le cose non vanno meglio, anzi. e neppure in Africa. siamo uscite da poco dalla barbarie, la gente non se ne rende conto ancora, e ne siamo uscite solo quel tanto che ci basta per respirare.
io sarò sempre una stronza controcorrente su questo argomento.
se pensi che:
1) il delitto d'onore è stato abolito da vent'anni
2) lo stupro come reato contro la persona è del '96
e altre chicche di questo genere, con la chiesa che cerca sempre di tornare indietro e presidierebbe gli uteri personalmente, se potesse...
ma anche la pillola tout court, è proprio un bene? cioè... ha senso rimuovere il potenziale riproduttivo senza quasi conoscere come funziona?
donne, è il nostro corpoooooooo!!!!! non terra di conquista per le esigenze altrui!!!!
bah...